CPIA LODI

CPIA LODI

Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti

Dirigenza

il dirigente scolasticoIl Dirigente Scolastico, dottor Francesco Terracina, riceve su appuntamento da concordare telefonando in segreteria.

Telefono ufficio: 0371 50867
e-Mail: cpialodi@gmail.comdirigente.scolastico@cpialodi.it

Il curriculum del Dirigente Scolastico e altri documenti che lo riguardano sono visibili sul sito, nella sezione Amministrazione trasparente, sottosezione di I livello Personale, sottosezione di II livello Dirigenti.

Il Dirigente Scolastico:

  • assicura la gestione del CPIA di Lodi, di Sant’Angelo, di Codogno e di Casalpusterlengo; ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio
  • assicura il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche
  • promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi
  • organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali
  • assicura il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati
  • promuove la collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed economiche del territorio

Le nuove competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali sono descritte sinteticamente nel comma 78 della legge n.107/2015 e proseguono nel solco tracciato dalla normativa previgente (Legge n. 59/97, dal Dlgs. n. 59/98, dal DPR n. 275/99 e dal Dlgs. n. 165/01):
“Il Dirigente Scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio, garantisce un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali, nonché gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento.
A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto dall’articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché della valorizzazione delle risorse umane.”